Vi invito alla mia mostra personale che si terrà a Como nel centro storico di Via Natta 18 allo Spazio Natta, durerà 3 settimane dal 15 giugno a domenica 7 luglio.
INAUGURAZIONE: SABATO 15 GIUGNO ORE 18, vi aspetto numerosi (entrata libera)

Il titolo, “Mi hai rotto!” rivolto a lei, é solo una questione ironica e non rivolta alle donne. Semplicemente mi sono raffigurato come se fossi un busto marmoreo esprimendo una constatazione di fatto, mi hai rotto! anche se può avere un altro significato.
Ringrazio Vittoria Marazzi (Vicki) che si è prestata ironicamente a farmi da modella, debbo dire che è molto meglio l’originale, l’ho dipinta come se avesse più anni e un po’ in carne, mi è venuta così… scusa Vicki.
Marmo, montagnola senese
dimensioni: 41 x 12 x h 28
Ho fatto questa forma essendo vincolato dalla forma del marmo, scolpendolo ho visto che assomigliava lievemente a ad un leone e ad un uomo, quindi Leon omo.
Ho lucidato il tutto tralasciando i capelli che li ho solo carteggiati a secco, volevo si vedesse il contrasto, anche se con un marmo chiaro si vede poco.
Questo marmo é bello per la sua variegatura anche se fa perdere un pò la figura della scultura.
Marmo di Carrara, varietà grigio Bardiglio
dimensioni: 25 x 17 x h 23
Come per tutte le sculture in marmo che ho fatto, ho realizzato questa figura essendo stato vincolato dalla forma del blocco.
Ho iniziato facendo 2 cerchi sulla parte anteriore, dopo di che ho iniziato a scolpire senza sapere cosa fare di preciso, volevo realizzare un viso umano, poi man mano che lo lavoravo vedevo che veniva ad assomigliare un pò ad un cane un pò ad un babbuino, ho unito queste 2 parole ed ecco “Canuino”.
Ho lucidato la parte del viso lasciando grezze le orecchie (solo raspate) per risaltare il contrasto e per far vedere le potenzialità di questo marmo.
Per il retro ho scritto la mia firma e titolo come se fossero occhi, naso e bocca
Marmo di Carrara – varietà Calacatta
Sono stato attrato da questo marmo per la sua struttura ricca di venature, mi é stato regalato dallo scultore Michele Bruni.
Come alcune altre, sono stato vincolato dalla forma del marmo, quindi non ci sono le proporzioni, per togliere meno materia (era di forma triangolare) ho deciso di fare una parte di un corpo di donna.
Siccome mancava materia per fare la testa, ho deciso di fare un fiore al suo posto, lavorandolo ho visto che mi avvicinavo più ad uno zoccolo e siccome era su un corpo di donna l’ho chiamata zoccola e quindi ho fatto anche i piedi come se fosse un’unico zoccolo.
Non ha nessun intento volgare e offensivo nei confronti delle donne ma é stato semplicemente un caso.
La scultura assieme ad un’altra (Orecchione) é esposta nella vetrina dell’erboristeria “I Naturali” in Via Bossi 10 a Chiavenna (ringrazio la titolare Anna Perrone per la sua gentilezza e disponibilità)
Dimensioni: 100 x 70 – Tecnica: olio figure, acrilico sfondo
Ringrazio Giulietta Del Prà che si é prestata ironicamente a farmi da modella per questo dipinto.
Le auguro di non essere mai e di non piantare in asso mai nessuno.
Una sera mentre ero al bar con Giulietta e Maria Cristina Rossano stavamo parlando di alcune persone lasciate e tirando in ballo questo modo di dire mi é venuta l’idea di realizzarla, quando si dice la casualità.